BY SAMUEL COLOMBO
Il Presidente americano Donald Trump in questo ultimo periodo sembra essere molto irrequieto e sta facendo pressioni sul mondo intero per raggiungere i suoi scopi.
Ma che cosa sta succedendo a Trump?
E’ sempre la stessa persona? Che cosa vuole ottenere? Quali sono i suoi scopi? Vuole forse una guerra?
Infatti Trump sembra quasi abbia avuto una mutazione, non tanto nei modi, sempre un po’ bruschi, quanto nella linea da tenere sulla politica internazionale. Che sia stato messo alle strette da qualcuno? Che sia ostaggio di questa famosa Establishment che da sempre decide la politica statunitense? Che sia ostaggio di questa Massoneria che in silenzio in versione ‘Spectre’ crea i contesti, i pretesti? Uomini che come scorpioni e serpenti ti forniscono su un piatto d’argento le mosse da compiere e ti mettono anche alle strette affinché tu le compia non concedendoti nessun altro tipo di scelta se non quella decisa da loro.
E’ davvero ‘una partita a scacchi’ come disse Sean Connery nel film “Caccia ad Ottobre rosso”. Una partita a scacchi, un gioco molto pericoloso. Putin sa di questa massoneria. Putin, da ex agente del KGB conosce bene dove questa ‘Spectre’ vuole arrivare ma non è sempre semplice prevedere ed evitare le catastrofi, specie quando ci sono più fattori, ma soprattutto più giocatori in campo che oltretutto non la pensano come te.
Alcune volte diventa difficile evitare l’inevitabile.
I poteri forti sanno dove colpire, sanno come renderti schiavo, succube.
Kennedy in tal senso ci aveva visto lungo e aveva anche denunciato questa ‘piovra’, questo cancro della società (vedi video). Ecco uno dei motivi per il quale doveva essere tolto di mezzo. Kennedy era uno che dava fastidio. Non era uno disposto a scendere a compromessi con questa gentaglia a sfavore del popolo americano che lui amava sul serio. Kennedy credeva in un futuro migliore. Kennedy lottava per la libertà. Lottava per i diritti.
Non era uno che si poteva manovrare. Quindi era uno da togliere di mezzo.
Tornando a Trump invece sembra lontano ormai il periodo in cui si diceva che era stato messo alla Casa Bianca dalla Russia di Putin.
Ora infatti i rapporti con Putin sono peggiorati e siamo a un passo dalla guerra.
Mi auguro solo che il mondo non si abbassi a questo gioco che Trump vuole fare e non chini la testa per paura, timore o interessi.
Ma osserviamo le ultime sue mosse.
Dunque: si arrabbia con la Russia perché lealmente continua a sostenere il governo siriano ma soprattutto, dato che vuole vederci chiaro, promuove un’indagine imparziale che valuti la questione siriana legata alle armi chimiche.
Getta fango sul Presidente della Siria Assad in continuazione descrivendolo come il peggiore dei mali.
Fa pressioni sulla Cina per la questione legata alla Corea del Nord.
E’ una vera e propria mina vagante.
Per di più dispone di una potenza di fuoco devastante che chiaramente non può usare a suo piacimento. Forse qualcuno dovrebbe dirglielo.
Lancia missili a destra e a manca dove l’Establishment gli suggerisce. Fa le prove con i suoi nuovi giocattoli, come la ‘madre di tutte le bombe‘ che è stata sganciata di recente in Afghanistan così da far vedere alla Corea del Nord contro chi si sta mettendo e viste le sue ultime mosse per salvare le apparenze e dimostrare che lui è contro l’Isis.
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