Genesi 2, 4b-7
” Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, nessun cespuglio campestre era sulla Terra, nessuna erba campestre era spuntata, allora il Signore plasmo’ l’uomo con la polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente”.
Genesi 2, 22
” Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta dall’uomo, una donna e la condusse all’uomo”.
Genesi 2, 15
” Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perchè lo coltivasse e lo custodisse“.
L’uomo fin dalla sua creazione è stato posto come figlio di Dio a custodire il giardino del Padre.
Il Padre fin dalla creazione ha desiderato il meglio per suo figlio ponendolo nel suo Paradiso dove non si sentono le parole tristezza, vergogna, paura, odio, vendetta. Fin dalla sua creazione il Padre ha desiderato la felicità, la pace, l’amore per suo figlio al quale Lui stesso ha dato l’alito di vita, quel soffio che ha permesso all’uomo di respirare.
Che cosa è successo? Come mai si è rotta questa armonia con Dio Padre?
Genesi 3, 1
“Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio“.
Come tutti sanno il serpente con la sua astuzia, con il suo inganno ha sedotto la donna portandola a mangiare il frutto dell’albero posto al centro del giardino.
Genesi 3, 14-15
“Allora il Signore Dio disse al serpente: poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche, sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia tra te e la tua donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno“.
Fin dalla creazione dell’uomo il serpente, che rappresenta il male, ha voluto seminare zizzania tra l’uomo e il suo Creatore, ha voluto rompere l’equilibrio tra l’uomo e il Padre, ha desiderato sedurre e ingannare l’uomo per spingerlo ad allontanarsi da ciò che è buono, il Paradiso, il giardino dell’Eden.
Un serpente che vuole il male per l’uomo strappandolo dal Padre e offrendogli le cose subdole del mondo.
Un serpente il cui unico scopo della sua azione è quello di portare l’uomo nel mondo, facendolo vivere delle cose del mondo.
Un serpente che vuole sollecitare nella mente dell’uomo: perché lavorare per custodire il giardino dell’Eden..? Meglio uscire e provare tutto ciò che il serpente offre con astuzia nel suo mondo!
Perché mai dovrei privarmi di tutti quei piaceri che il mondo mi offre..?!
Lo scopo dell’azione del serpente lo troviamo scritto anche nell’Apocalisse.
Apocalisse 12, 7-9
“Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli“.
Apocalisse 12, 13-14
Apocalisse 12, 17
” Or quando il drago si vide precipitato sulla Terra, si avventò contro la donna che aveva partorito il figlio maschio ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, per volare nel deserto verso il rifugio preparato per lei per esservi nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo lontano dal serpente.
Allora il drago s’infuriò contro la donna e se ne andò a far guerra contro il resto della sua discendenza, contro quelli che osservavano i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù! “.
In questi versetti si trova il ruolo dell’antagonista nella storia dell’uomo. Il drago, il serpente antico descritto nella Genesi che vuole distruggere l’uomo perché creatura di Dio Padre. Vuole sedurre l’uomo con l’inganno e l’astuzia per poi farlo precipitare nel fuoco eterno.
E chi sono le maggiori prede del drago?
Coloro che seguono e vivono i comandamenti di Dio dati a Mosè.
Coloro che vivono seguendo l’esempio e la testimonianza di Gesù Figlio unigenito del Padre.
Sono coloro che non scendono a compromessi, che non sono tiepidi nel difendere la Chiesa cattolica.
Sono coloro che non creano una religione per convenienza, non creano la “chiesa della misericordia” rinnegando i principi cattolici della cattedra di Pietro.
E su queste prede satana e i suoi demoni s’infuriano, non lasciano respiro giorno e notte, cercano in tutti i modi di dissuaderli seminando paura, tribolazioni, senso di solitudine.
Ma quale ricompensa per coloro che avranno combattuto contro il drago?
Apocalisse 22, 12-15
” Ecco, io verrò presto e porterò con me il mio salario, per rendere a ciascuno secondo le sue opere. Io sono l’alfa e l’omega, il primo e l’ultimo, il principio e la fine. Beati coloro che lavano le loro vesti: avranno parte all’albero della vita e potranno entrare per le porte nella città. Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna“.
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