di VIVIAN COLOMBO
La felicità è vedere una mano tesa per sollevarti dalla polvere,
la felicità è sentire l’amore e l’affetto vero e leale delle persone che ci accompagnano nel cammino della vita,
la felicità è il rispetto dato,
la felicità è sentire parole dolci sussurrate all’orecchio,
la felicità è la complicità che fa prendere il volo,
la felicità è sentire una mano sulla spalla che dà la forza di andare avanti senza affondare nella palude dei problemi.
La felicità è dovuta e tutti hanno il diritto di chiederla perché tutti hanno il diritto di essere felici.
Tutti devono rincorrere la propria felicità perché non ha prezzo.
Tutti dovrebbero dimenticare di essere macchine volute dal mondo e guardarsi dentro per incontrare la propria anima. E una volta raggiunta chiedergli: sei veramente felice oppure sei sorretta da un’apparente felicità che nasconde il dolore o la solitudine?
Nessuno ha il diritto di calpestare la felicità perché a nessuno deve essere dato potere di farlo. Ma per essere felici occorre abbracciare pienamente la libertà di essere, vivere, esprimersi. La libertà di scelta, decisione, parola. La libertà di dire sì o no, la libertà di dire questa cosa mi piace e questa cosa non mi piace. La libertà di partire, cambiare vita, ricominciare senza essere criticati, derisi, ostacolati.
Ma a braccetto con la libertà ci deve essere l’amore. L’amore per se stessi che non è scontato. Chi ama se stesso non accetta compromessi, chi ama se stesso non accetta di essere calpestato nella propria dignità, chi ama se stesso non fa violenza alla propria anima. Chi ama se stesso non accetta violenze, soprusi. Chi ama se stesso rispetta se stesso e cerca di condurre la propria anima oltre quegli orizzonti che non sono visibili agli occhi umani ma soltanto attraverso un incontro sublime con la propria anima che fa vedere oltre il visibile.
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