“Tutti erano stupiti di come Gerusalemme fosse un luogo di così alta tensione e non di amore e fratellanza, dato che Dio lì era menzionato così tante volte da far girare la testa a chiunque. Che cosa si aspettava il mondo da una città stretta nella morsa del traffico e del sole? Daud trovava strano che nessuno si accorgesse che anche nel resto del mondo le persone non andassero particolarmente d’accordo. Si era ormai rassegnato alle stranezze degli occidentali: per lui erano tutti uguali, privi di buone maniere e terribilmente spicci nei giudizi“.
Tratto da “Corri più che puoi”
Mohamed fissò suo figlio:
“Ibrahim, l’amicizia, come l’amore, è qualcosa di serio, da non prendere sotto gamba. Non ci si può dimenticare degli amici, lasciarli soli nel momento del bisogno pensando solo a noi stessi“.
Tratto da “Corri più che puoi”
“Se una persona sta bene in Medio Oriente deve essere un po’ originale, ma viene compensata da qualcosa di unico: un guazzabuglio umano di rara bellezza che genera infinite declinazioni di stramberie“.
A Gerusalemme un’amicizia tra un giovane ebreo ortodosso e un ragazzo arabo non è cosa di tutti i giorni, soprattutto se entrambi nascondono un segreto; di sicuro è una storia appetitosa per una giornalista americana con pochi scrupoli in cerca di uno scoop per fare carriera. Così, mentre imperversa l’ennesimo conflitto tra Israele e la Striscia di Gaza, Baruch e Ibrahim saranno costretti a correre per scappare dai riflettori, dando il via ad una serie di avvenimenti che cambieranno per sempre il loro destino e quello delle persone che li circondano, in primis le loro ingombranti e colorite famiglie.
“Corri più che puoi” è un romanzo sull’andare incontro alla vita, sul trovare se stessi e sul dono dell’amicizia. L’autrice, con sapiente ironia, ritrae un mondo affascinante regalandoci un affresco vivace e umoristico di una terra e di una città, Gerusalemme, ricche di bellezza e voglia di vivere.
Maria Elisabetta Ranghetti è laureata in Lettere Moderne con una tesi sulla Survivors of the Shoah Visual History Foundation di Steven Spielberg. Nel 2005 ha fatto il suo primo viaggio in Israele e Palestina e da allora si reca a Gerusalemme ogni anno per approfondire la conoscenza di quella terra.
“Corri più che puoi” è il suo secondo romanzo, dopo il successo di “Oltre il mare di Haifa”.
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