“Lutero, Calvino e compagnia bella, furono pieni di superbia, zeppi di vizi fino agli occhi, e si divisero dalla Chiesa per assecondare le loro malvagie passioni dalle quali erano dominati.
Secondariamente mancano della santità di dottrina.
La dottrina che queste sette (protestanti) insegnano è empia e immorale.
Ecco ciò che essi insegnano circa la fede e la morale: Dio è l’autore del peccato, e vi spinge l’uomo per quindi condannarlo. Che Iddio comanda agli uomini delle cose impossibili, e che poi neghi loro la grazia per adempierle. Che è tempo perduto, anzi è cosa sacrilega il ricorrere all’intercessione dei Santi, e specialmente di Maria Santissima, e che le loro immagini si debbano calpestare e gettare nel fuoco; e che la sola fede basta per salvarsi, quindi la bestemmia, l’impudicizia, il sacrilegio non impediscono all’uomo di potersi salvare, purché creda.”
San Pio da Pietrelcina (1887-1968) Epistolario, vol. IV
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