BY SAMUEL COLOMBO
L’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice seguendo la linea di Bergoglio e della ‘chiesa della misericordia’ così si è rivolto ai sacerdoti nella prima riunione di Clero del 2016 a Palermo, esattamente a Baida:
“Chi è contro l’ecumenismo gli cavo gli occhi, gli taglio la testa.. chiaro?!”
Dove sono l’amore, la comprensione, il dialogo tanto professati?
Questa semplice frase esprime tutto l’odio, la violenza e l’imposizione tipici di questa nuova chiesa di stampo umano.
Ma che cosa oggi si cela dietro questo ecumenismo che non dobbiamo confondere con il dialogo interreligioso?
Non sarà che con questo stratagemma si vuole raggiungere prima l’unità tra le chiese cristiane e poi l’unificazione di tutte le altre religioni per arrivare all’obiettivo massonico di formare un’unica religione mondiale?
Se ad esempio andiamo a vedere le messe ecumeniche siamo su questa strada oscura.
Un’unione tra le diverse chiese cristiane implicherebbe chiaramente un compromesso.
Questo significherebbe sacrificare il fondamento, le basi e minare le radici della Chiesa cattolica. Si tratterebbe quindi di un falso compromesso di certo non in linea con la volontà di Dio e le Sacre Scritture.
Non è questo il principio di unità inteso da Gesù. Non a costo della verità che non può e non deve in alcun modo essere manipolata.
La Chiesa fondata da San Pietro è già Una, Santa, Cattolica e Apostolica.
Con le altre chiese cristiane e religioni nel mondo ci può, anzi ci deve essere il dialogo specie per affrontare temi importanti della società. Ci deve essere rispetto.
Ma qualsiasi tipo di unificazione sarebbe falsa proprio perché andrebbe a minare le radici di ciascuna.
Allora fino a ieri in cosa abbiamo creduto se poi tutto d’un tratto si modificano le basi per piacere all’uomo?!
A tal proposito si sottolinea un passo della Bibbia dove si dice a Gesù: “Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?” (Giovanni cap. 6, 60)
Gesù non risponde dicendo ai suoi Discepoli: “Troviamo un accordo“.
Assolutamente no.
Risponde ai Dodici dicendo: “Forse anche voi volete andarvene?” (Giovanni cap. 6, 67)
Che ciascuno faccia le sue riflessioni.
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