Cari lettori,
quanto chiuso il cuore dell’uomo.
Chiuso nelle sue convinzioni, nei suoi precetti e principi.
Asia Bibi si è esposta in nome della propria fede cattolica e la sua voce è soffocata anche da coloro che si professano fratelli e sorelle nella fede cattolica.
Un grido di pianto e aiuto soffocato da parole di molti che preferiscono dire: “È in Pakistan, non ci riguarda” oppure: “Sai.. in Pakistan è così e bisogna stare attenti, bisogna vedere bene le cose“….
Quindi un grido di pianto e dolore soffocato non solo dagli estremisti islamici ma anche dagli stessi cattolici, anche da colui che dovrebbe rappresentare la chiesa cattolica.
L’uomo così sempre più chiuso in se stesso, nelle sue ideologie, nei suoi ragionamenti, nelle sue giustificazioni preferisce non condannare fatti che ledono la dignità umana fino a distruggerne la vita.
Questo il caso anche di Desiree.
L’uomo che con il suo silenzio o con il suo parlare giustifica comportamenti criminali. Ecco che scompare la libertà individuale di essere e vivere.
Ecco che scompare il rispetto, l’amore.
Tutto diventa male e soffocato dal male. Istituzioni, governi che con il loro poco agire o quasi nullo aprono, spalancano le porte al male che libero di entrare distrugge, colpisce, semina morte, orrore.
Questa sta diventando la nuova realtà.
Questa è la terra nella quale l’uomo vive e se qualcuno prova a ribellarsi, a rivendicare la propria identità viene ucciso, calpestato, considerato un pazzo da dover mettere a tacere.
Si parla tanto di democrazia quando invece non c’è libertà di pensiero, azione, decisione.
Se non vaccini, tuo figlio non può frequentare la scuola..
Se non accetti la nuova falsa chiesa voluta e creata da Bergoglio e dalla Massoneria in Vaticano sei scomunicato…
Imposizioni, obblighi che ledono la dignità individuale.
Asia Bibi è un caso che riguarda tutti i fedeli cattolici. Non il Pakistan. Tutti ne siamo responsabili e tutti dobbiamo impedire che venga sparso il sangue di una martire.
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