BY SAMUEL COLOMBO
Dopo diversi anni di controversie irrisolte con l’amministrazione dell’Università, l’associazione del personale accademico (ASA) e il Governo Centrale, le lezioni e le altre attività all’Università Njala hanno subito una battuta d’arresto lasciando gli studenti fuori dalle classi per oltre 12 settimane e con il rischio dell’abbandono scolastico dei loro corsi.
Ma sentiamo direttamente le parole di Abdul M. Fatoma, Amministratore Delegato di CHRID, organizzazione internazionale che lotta per i diritti umani, che in un comunicato spiega chiaramente la situazione.
“Noi sicuramente sosteniamo che la colpa è del Governo che mostra un’incapacità di assumersi la responsabilità di assicurare che nessun bambino o giovane in Sierra Leone rimanga senza istruzione.
Il Ministero della Pubblica Istruzione e quindi il Governo della Sierra Leone hanno dimostrato una chiara mancanza di attenzione nella realizzazione dell’accesso universitario a un’istruzione di qualità, creando così un ‘deficit di formazione’, un deficit tra la realtà educativa che gli studenti universitari vivono in tutto il Paese e ciò che il Governo ha promesso e di cui si è impegnato attraverso trattati sui diritti umani.
Questo non solo mina il diritto umano fondamentale all’istruzione, ma porta conseguenze reali e disastrose per lo sviluppo del Paese.
L’istruzione non è un privilegio – si tratta di un diritto fondamentale.
L’istruzione è fondamentale per la promozione dei diritti umani; è sia un diritto umano in sé, sia uno strumento indispensabile per la realizzazione degli altri diritti umani.
Le Nazioni Unite dovrebbero continuare a tenere tutti i Governi responsabili per le violazioni del diritto all’istruzione.
Entrambi, gli individui da una parte e la società dall’altra, beneficiano del diritto all’istruzione.
E’ fondamentale per lo sviluppo umano, sociale ed economico ed è un elemento chiave per raggiungere una pace duratura ed uno sviluppo sostenibile. Si tratta di un potente strumento per lo sviluppo del pieno potenziale di tutti e nella promozione del benessere individuale e collettivo.
La Convenzione dell’UNESCO contro la Discriminazione nell’Istruzione cerca non solo di vietare la discriminazione, ma anche di promuovere le pari opportunità e la parità di trattamento in materia di istruzione per l’individuo.
Campagna per i Diritti Umani e lo Sviluppo Internazionale (CHRDI), considera l’istruzione come un veicolo per l’empowerment. L’istruzione può dare ad adulti emarginati e bambini i mezzi per fuggire dalla povertà e partecipare in modo significativo allo sviluppo della società.
L’istruzione è fondamentale per l’emancipazione delle donne, dalla salvaguardia dei bambini dallo sfruttamento e dai lavori pericolosi, alla promozione dei diritti umani, della democrazia, alla tutela dell’ambiente.
L’istruzione tuttavia è spesso considerata sotto il piano economico.
I Governi spesso tendono semplicemente a equiparare un investimento in formazione con un investimento nell’economia nazionale.
Corsi di formazione, soprattutto a livello terziario, sono abitualmente considerati beni commerciabili – rimossi così da un contesto più ampio dei diritti umani.
Ora siamo qui a chiedere al Governo della Sierra Leone di rispettare il diritto allo studio per tutti gli studenti, in particolare per coloro che attualmente stanno soffrendo questa grave colpa e abuso dei loro diritti umani all’Università Njala.
Stiamo sollecitando il Governo della Sierra Leone di affrontare la questione considerando rapidamente le preoccupazioni dei docenti in modo che gli studenti possano tornare quanto prima alle loro classi e diventare persone migliori per il futuro della Sierra Leone.”
Nota: Campagna per i Diritti Umani e lo Sviluppo Internazionale (CHRDI) è un accreditata organizzazione della società civile delle Nazioni Unite con sede nel Regno Unito in difesa dei Diritti Umani.
Richiama l’attenzione sulla responsabilità dei soggetti nel sostenere i diritti umani e cerca di sostenere coloro che godono di questi diritti affinchè questi stessi possano essere rivendicati.
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