Caro don Enrico Bernasconi, grazie per aver accettato nuovamente di chiacchierare con noi in questa breve intervista (ecco il link della prima intervista che finora è stata vista da più di 50 mila persone).
Ma andiamo subito al punto.
Alla fine la Deep Church ha scomunicato anche lei. C’era da aspettarselo. Nella prima intervista infatti se se lo ricorda parlammo proprio di questo. Le chiedemmo: “Ha paura di condanne, sanzioni? Ha paura di essere scomunicato?” E lei rispose: “Non bisogna avere paura di questo. L’unica paura che dobbiamo avere è quella di offendere il Signore con il peccato, con l’eresia o con la diffusione di false dottrine. Se siamo mossi da questo spirito non dobbiamo temere nulla, soprattutto il giudizio degli uomini.“
Ecco il prezzo della verità. Condanna ingiusta anche per lei. A quanto pare, dopo Don Minutella, lei è diventato l’altra pecora nera. Ci spieghi come e quando è avvenuto il tutto. Come l’ha presa? È dispiaciuto oppure ha incorniciato la scomunica e la esibisce come una medaglia al valore?
Ricordo bene queste parole che scrissi nella mia prima intervista per “Rivelazione” del 29 aprile 2020. A seguito di questa, ho ricevuto da subito un ammonimento canonico. In questo ammonimento mi si diceva che sarei stato scomunicato per scisma se non avessi ritrattato al più presto le mie posizioni pubbliche. E così, la scomunica mi è stata consegnata a fine ottobre, poco prima del mio quarto anniversario di ordinazione sacerdotale. Successivamente la scomunica è stata resa pubblica, non saprei dire con precisione da quale giorno.
Da parte mia avevo messo in conto che sarei stato ‘scomunicato’ dalla chiesa ufficiale. Ma grazie a Dio, la chiesa che mi ha scomunicato non è la Chiesa cattolica come ha affermato, per esempio, mons. Gracida dicendo pubblicamente: “Bergoglio non è mai stato il capo della Chiesa cattolica”. Egli è infatti il capo della chiesa contraffatta, corpo mistico dell’anticristo, di cui parlano le profezie autentiche che riguardano i nostri giorni.
Don Alessandro Minutella è stato il primo sacerdote che ha pagato, con la ‘scomunica’ e il discredito mediatico, per la difesa della verità cattolica. Egli ha il merito, invece, riconosciuto da molti fedeli, di essersi esposto pubblicamente, in prima persona e a voce alta per affermare, in tutti in modi possibili, opportuni e importuni – direbbe san Paolo – l’impostura attuale e mettere in guardia il gregge di Dio. Eppure nel mondo ci sono diversi sacerdoti, scomunicati, sospesi a divinis oppure solamente emarginati, che pubblicamente, in modo più o meno esplicito, affermano che il papa è ancora Benedetto XVI, senza aver nessun contatto con don Minutella. Come mai? Non dovrebbero dire anche questo dai pulpiti delle chiese? Perchè affermano invece che chi riconosce ancora papa Benedetto come Vicario di Cristo sarebbe un seguace di don Minutella come hanno fatto con me? Perché sarebbe solo don Minutella il problema?
Nello studio recentissimo della dott.sa Acosta dal titolo: Benedetto XVI: papa «emerito»?, nell’appendice del libro, è riportata una lista di chierici, laici, associazioni e siti web, (tra cui anche rivelazione.net) che riconoscono ancora papa Benedetto XVI come il Vicario di Cristo in terra e quindi, riconoscono essere ancora lui, il garante della comunione ecclesiale.
La lista dei chierici che si sono esposti in modo pubblico è la seguente:
• Arcivescovo Jean Paul Lenga
• Vescovo Renè Henry Gracida
• Sac. Alessandro Minutella
• Sac. David R. Belland
• Sac. Eduardo Achata Vargas
• Sac. Enrico Bernasconi
• Sac. Enrico Roncaglia
• Sac. Francesco D’Erasmo
• Sac. Jeremy Leatherby
• Sac. Josè Isabel Macias
• Sac. Nicholas Gruner (deceduto nel mese di aprile 2015)
• Sac. Paul Kramer
• Sac. Ruben-Eduardo Martinez-Cordero
• Sac. Walter Covens
• Diac. Perm. Jorge Sonnante
Ma l’elenco è più lungo. Io personalmente conosco altri sacerdoti e religiosi che ritengono essere ancora Benedetto XVI il papa.
Per quel che mi riguarda sono sereno in coscienza: sono scomunicato davanti alla falsa chiesa guidata dal card. Bergoglio e davanti agli uomini che appartengono a questa struttura ma non sono scomunicato davanti a Dio perché la Chiesa cattolica ha come Vicario di Cristo in terra il papa ovvero Benedetto XVI. Il valore di questa scomunica lo lascio al Signore: è Lui che abbassa ed è Lui che innalza! Se questa scomunica servirà per la gloria del Suo Ss.mo Nome – profanato in tutti i modi dalla massoneria ecclesiastica che guida questa nuova chiesa – ne sarò fiero! Se questa scomunica servirà a mettere ancora più in luce che la neochiesa bergogliana non è la Chiesa cattolica, sarà tutto per la maggior gloria di Dio! Io non posso agire contro la mia coscienza e celebrare messa in unione con ‘papa’ Francesco, il quale non ha nemmeno la fede cattolica! Io resto fedele alla mia coscienza. Al resto ci penserà il Signore!
Non mi resta che appellarmi a papa Benedetto XVI per un vero giudizio. Se papa Benedetto mi dirà personalmente che sono scismatico, perché riconosco nella sua persona il Vicario di Cristo in terra, solo allora mi convincerò! Ma Papa Benedetto XVI non ha mai detto: Io non sono papa!
Ma questa chiesa di Bergoglio non diceva di essere “della misericordia”? Dunque con chi usano questa Misericordia tanto decantata?
La chiesa di Bergoglio è sì la chiesa della misericordia ma a senso unico ovvero secondo il programma ideologico che porta avanti: chi non si allinea all’ideologia perché fedele alla Tradizione, al Magistero autentico e alla Parola di Dio viene perseguitato, emarginato e sanzionato. Chi invece compie tutte le stravaganze possibili e immaginabili, predica il relativismo morale e dogmatico e parla di misericordia divina senza alcun riferimento alla giustizia divina fa molta strada. Direi una misericordia che può scoprire, nella sua vera essenza, solamente chi vuole rimanere veramente cattolico!
Cosa ne pensa dell’intervista rilasciata da Benedetto XVI al Corriere della Sera dove ribadisce che “Il Papa è uno solo“?
Dalle parole riportate dai giornali, Benedetto XVI sembra prendersi gioco dei suoi intervistatori: egli infatti ha affermato che il papa è uno solo! Che grande scoperta alla sua età! Come mai papa Benedetto XVI non fa il nome di Francesco per dire chiaramente che è solo Francesco il papa? Forse papa Benedetto XVI vuole confondere i cattolici, proprio lui che ha ricevuto da Cristo il compito di confermarli nella fede? Forse sarà per i limiti che contraddistinguono la sua età avanzata? E allora perché rilasciare un’intervista?
O non è piuttosto questa falsa chiesa bergogliana e tutto ciò che si muove intorno ad essa che confonde e raggira i fedeli in buona fede o sprovveduti che siano?
Sembra, inoltre, abbastanza chiaro che questa intervista sia stato un tentativo di strumentalizzazione della persona del papa, l’unico papa, Benedetto XVI, allo scopo di normalizzare una situazione che oramai è insostenibile. Ovvero la presenza simultanea di due papi, i quali ‘sembrano’ legittimarsi l’un l’altro. E sembra abbastanza chiaro che papa Benedetto è nella condizione di prigioniero in Vaticano; egli, infatti, ha deciso di rimanere “nel recinto di Pietro” per non darla vinta a coloro che hanno esercitato forti pressioni per farlo dimettere con lo scopo di trasformare per sempre la vera Chiesa di Cristo in una impalcatura fatta dalle mani dell’uomo che scimmiotta la vera Chiesa cattolica. Quelle immagini di animali (scimmie, felini, rettili, etc..) proiettate sulla facciata della Basilica Vaticana l’8 dicembre del 2015 rendono bene l’idea di ciò che affermo.
Ai posteri l’ ‘ardua’ sentenza.
Se Benedetto si fosse realmente dimesso, se non fosse stato costretto, se non ci fosse nulla di nascosto, nessuna pressione, nessun complotto, perché vestirsi ancora di bianco, impartire la benedizione apostolica (come ricorda anche Socci nel post pubblicato su Facebook il 1° marzo), poi firmarsi sempre P.P. (Pontifex Pontificum), non aver mai smesso di parlare, scrivere libri, aver conservato il “Munus”, aver commesso (lui, fine teologo) un errore dietro l’altro nella Declaratio..? Non è che forse Benedetto, comportandosi in questo modo, ci sta dicendo qualcosa che evidentemente non può dire in modo così esplicito..?
Per coloro che usano ancora la ragione e hanno un minimo di fede cattolica si fa sempre più chiaro, a distanza di otto anni, che papa Benedetto XVI abbia agito in modo strategico per tenere con sé il munus petrino. Il munus petrino, infatti, non può essere condiviso o trasferito. Il papa che lo detiene, per mandato divino, lo detiene sempre e tutto intero fino alla morte, a meno che egli non rinunci in modo valido – nella forma prevista dal diritto canonico – e liberamente – quindi senza pressioni esterne – secondo quanto previsto dal can. 332§2.
Possibile che un papa della levatura di Benedetto XVI non sappia queste semplici cose e trattenga la ‘dimensione spirituale’ del munus? È mai possibile che il papa, in un atto così importante come lo è quello della Declaratio dell’ 11 febbraio 2013, abbia composto un testo latino che è corrotto nella forma e quindi invalido per il diritto stesso? È mai possibile, inoltre, che nessuno se ne sia accorto prima del 28 febbraio 2013, giorno in cui sembra, ai più, essere divenuta effettiva la rinuncia di Papa Benedetto XVI e, allo stesso tempo, nessuno abbia chiesto chiarimenti o mostrato l’esigenza di far rettificare un testo corrotto e perciò invalido?
In un post pubblicato su Facebook il 20 febbraio lei scrive:
“Se oggigiorno ci fosse un Vescovo come san Nicola non esiterebbe ad usare anche le mani per difendere la vera Chiesa di Cristo dai Vescovi apostati ed eretici!
Se oggigiorno ci fosse un Vescovo come sant’Ambrogio farebbe le barricate nelle chiese per non fare entrare gli apostati e gli eretici!
Se oggigiorno ci fosse un Vescovo come sant’Agostino parlerebbe ancora del peccato mortale che conduce le anime all’inferno!
Se oggigiorno ci fosse un Vescovo come sant’Atanasio si farebbe scomunicare pur di difendere la purezza del dogma trinitario e la dottrina della fede dalle eresie e dall’apostasia!
Se oggigiorno ci fosse un Vescovo come san Giovanni Crisostomo si farebbe molti nemici nelle corti dei potenti massoni di oggi dentro e fuori la chiesa!
Se oggigiorno ci fosse un Vescovo come san Carlo Borromeo farebbe mille volte il giro della sua Diocesi, anche a piedi, pur di portare conforto alle anime e indicare loro il bene supremo della vita eterna!
Se oggigiorno ci fosse un Vescovo come sant’Alfonso de’ Liguori combatterebbe con ardore il relativismo morale imperante e il linguaggio del “politically correct” usato nell’annuncio del Vangelo!
Se oggigiorno ci fosse un Vescovo come il Ven. Mons. Fulton Sheen allora le nostre orecchie sentirebbero ancora il linguaggio della vera profezia!
Se oggigiorno, poi, ci fosse un Vescovo come Mons. Lefebvre ordinerebbe altri Vescovi che abbiano a cuore il deposito della fede cattolica come estrema necessità in mezzo all’apostasia dilagante!
Se oggigiorno, poi, ci fosse un Cardinale come J.H. Newman allora egli mostrerebbe tutta l’inconsistenza dell’ecumenismo massonico e affermerebbe che il Cattolicesimo è l’unica vera religione!
Se ci fossero Vescovi così e come tanti altri santi Vescovi, questi non scapperebbero davanti ai lupi lasciando il gregge allo sbando!“
Ecco, facendo riferimento a tutto ciò, vorrebbe aggiungere altro nel messaggio da lanciare ai tanti vescovi e cardinali seduti comodi sulle loro belle poltrone?
Questo è il nocciolo della questione. Che il mondo vada per la sua strada e viva nel peccato non è cosa scandalosa: Gesù infatti è venuto proprio per salvare ciò che è perduto. Che il mondo abbia raggiunto dei livelli di perversione e di immoralità che i nostri nonni e antenati non avrebbero potuto neanche immaginare, non è scandaloso: non c’è peccato, per grave che sia, che non possa essere rimesso da Gesù Cristo se si ritorna a Lui con pentimento. Che il mondo sia in mano a Satana, Gesù ce lo ha detto chiaro e tondo! Satana è chiamato da Gesù principe di questo mondo. E Nostro Signore stesso davanti a Pilato disse: Il mio Regno non è di questo mondo!
Ciò che veramente è scandaloso per un cattolico è vedere e sentire dei vescovi – e di conseguenza dei sacerdoti – che non hanno la fede, che non difendono Gesù Cristo, la Madonna, i Santi, l’identità cattolica delle nazioni cristiane, il sentimento religioso e il “sensus fidei” di tanti fedeli; che parlano il linguaggio ‘politically correct’ e sono allineati con il potere politico; che permettono e assecondano il relativismo morale e non sanzionano più chi vive apertamente contro la religione cattolica mentre sanzionano chi rimane fedele alla dottrina e alla Tradizione; che vietano le messe in Vetus Ordo, la comunione in ginocchio e sulla lingua, che non credono più che Gesù è Dio e hanno ridotto Nostro Signore a un benefattore qualsiasi dell’umanità; che parlano di ecologia, immigrazione, fratellanza universale, ecumenismo, patti globali, politiche sociali – etc.. – e non parlano più di Gesù Cristo, vero Uomo e vero Dio, unico Salvatore del mondo! Tutto questo e altro ancora è ciò che è veramente scandaloso per un cristiano!
Non abbiamo bisogno di vescovi allineati con il potere del mondo, che prendono ordini dal potere politico! Non abbiamo bisogno di Vescovi che vedono nel vaccino l’unica soluzione ai problemi e l’unica luce di speranza e fanno campagne vaccinali o di altro genere al posto dell’omelia! Non abbiamo bisogno di vescovi che affermano che chi non si fa il vaccino non è cristiano! Non abbiamo bisogno di vescovi che predicano con la mascherina e negano la comunione sulla lingua ai fedeli! Non abbiamo bisogno di vescovi più misericordiosi di Gesù Cristo stesso! Non abbiamo bisogno di vescovi che predicano un nuovo umanesimo e non sanno più indicare i beni eterni! E così potremmo continuare.
Abbiamo bisogno, piuttosto, più che mai di Pastori santi e innamorati di Gesù Cristo e della Vergine Maria, pronti a dare la vita per Nostro Signore e per la salvezza delle anime, pronti a difendere le radici cristiane della società e il deposito della fede, come hanno fanno migliaia di vescovi nella gloriosa storia della Chiesa di Cristo. Pastori che abbiano sempre sulla lingua e nel cuore i Santissimi nomi di Gesù e di Maria!
Ha letto l’ultima intervista (vedi link) che abbiamo fatto al grande studioso padre Paul Kramer, uno dei massimi esperti su Fatima? Intrighi di palazzo, dettagli sulla Massoneria ecclesiastica, rivelazioni sconvolgenti. Anche lui, come lei e don Minutella, sostiene che ancora oggi il Papa è Benedetto XVI. E celebra in unione con lui. Che cosa ne pensa?
Ho letto con interesse l’intervista rilasciata a “Rivelazione” da Padre Kramer. Certamente padre Kramer ci aiuta a saper interpretare ciò che stiamo vivendo oggigiorno, alla luce del messaggio di Fatima e delle profezie autentiche. Egli parla della massoneria come l’artefice principale di un Cristianesimo ‘purificato e semplificato’ dai dogmi di fede e dalla Tradizione. Il Cattolicesimo viene ridotto, così, a religione qualunque. Questo piano di smantellamento del Cattolicesimo, iniziato da molto lontano, è arrivato ora al suo culmine e al suo svelamento palese non solo al di fuori bensì anche dentro la chiesa stessa. Tanto è vero che la massoneria internazionale non fa altro che tessere lodi e apprezzamenti, da qualche anno a questa parte, verso quella che dovrebbe essere la chiesa cattolica, proprio perché riconosce in essa i suoi propri ideali e i suoi propri intenti.
Padre Kramer conosce bene le radici del pensiero massonico e ne svela la sua azione, parlando, non solo di teorie e filosofie ma anche di fatti e cose concrete che avvalorano ancor di più la sua testimonianza.
La sua vicinanza a padre Gruner, deceduto nell’aprile del 2015, lo studio delle profezie e della questione canonica penso che gli abbiano fatto capire, quasi da subito, che Bergoglio è stato eletto invalidamente e messo sul trono di Pietro non certo dallo Spirito Santo.
Molto interessante anche la sua denuncia a riguardo della ‘Cancel culture’ ovvero della cultura in atto che pretende di annientare o mettere a tacere tutte le persone che si oppongono alla narrativa ufficiale del Nuovo Ordine Mondiale perseguito dalla massoneria, la quale detiene il potere economico, politico, mediatico e culturale e si sta servendo di una dittatura sanitaria per imporsi.
Oggi sentiamo sempre più parlare di vaccini e microchip. Ricatti di stato. Passaporto sanitario, eccetera. Lei non pensa ci possa essere un nesso con quello che l’Apocalisse di San Giovanni al capitolo 13 chiama con il nome di “marchio della bestia”? Non pensa che questo marchio possano essere tutte quelle false soluzioni create dall’Élite ed imposte al popolo o meglio mostrate al popolo come unica ancora di salvezza? False soluzioni create a tavolino o in qualche laboratorio con lo scopo di togliere ulteriori pezzi di libertà. Con lo scopo non di proteggere e salvaguardare il popolo ma di schiavizzarlo ulteriormente, ridurlo in catene. Così usano i media per incutere paura. Manipolano l’informazione. Ricattano il popolo. Favoriscono disordine, destabilizzazione. Controllano, bloccano, censurano i dissidenti. Parlano di conquista delle libertà, nel frattempo impongono un pensiero unico. E se non ti adegui vieni demonizzato, criminalizzato. A lei la parola..
È proprio così! Il nesso con l’Apocalisse è fin troppo chiaro. Leggiamo infatti in Apocalisse 13, 16-17 che senza il marchio della bestia gli uomini non possono più né vendere né comprare, cioè essi non possono più vivere normalmente in società a meno che non adorino la bestia ovvero si sottomettano al potere satanico costituito senza reagire.
Nel messaggio a don Stefano Gobbi dell’8 settembre 1989 la Vergine Maria ci spiega il significato del marchio della bestia, dicendo: “Il marchio è impresso sulla fronte e sulla mano. La fronte indica l’intelligenza, perché la mente è sede della ragione umana. La mano esprime l’attività umana, perché è con le sue mani che l’uomo opera e lavora. Pertanto è la persona che viene segnata con il marchio dell’Anticristo nella sua intelligenza e nella sua volontà”.
Per questo siamo chiamati oggi più che mai a difendere le nostre libertà e i nostri diritti, a non farci imporre dall’alto qualsiasi dittatura, specialmente quella sanitaria.
Il regno dell’anticristo in terra si sta manifestando proprio ai nostri giorni nella sua pienezza; il mistero di iniquità è quasi al suo culmine. Vediamo con i nostri occhi che l’umanità ha rinnegato Cristo, Figlio di Dio, le nazioni emanano leggi che non tengono più in considerazione la legge di Dio e la chiesa è apostata, immersa nelle cose del mondo e garante morale di questo Nuovo Ordine Mondiale massonico e di conseguenza non pensa più al bene supremo ovvero alla salvezza delle anime.
Il regno dell’anticristo in atto è la pretesa umana di costituire un Nuovo Ordine Mondiale senza Gesù Cristo; è il regno dove in nome della libertà assoluta di determinarsi gli uomini diventano schiavi di satana. È Satana infatti che insinua negli uomini questa pretesa di vivere come se Dio non ci fosse! Come se Gesù Cristo fosse un nemico! È un regno che promette a tutti un benessere apparente e una soluzione solo umana ai problemi terreni!
I suoi profeti predicano pace e fratellanza universale, sicurezze umane e salute, progresso e prosperità terrena. I suoi profeti predicano il nuovo umanesimo e il trans-umanesimo come loro filosofia e dottrina! I suoi adepti lavorano per la creazione di un Nuovo Ordine Mondiale che, come fu per la Torre di Babele, è la pretesa degli uomini di arrivare al cielo per mettersi al posto di Dio.
La vera Chiesa di Cristo rimane l’unico impedimento all’avanzata del regno dell’anticristo, come è stato da duemila anni a questa parte. E la chiesa di Cristo ha ancora il suo Vicario in Terra, papa Benedetto XVI che è il katechon, colui che trattiene ancora lo svelamento della massima impostura (2Ts 2, 3-12). Quando papa Benedetto XVI partirà da questa vita alla vita eterna in Dio, non ci saranno più freni per l’avanzata dell’anticristo – se non per mezzo di quell’esercito che la Vergine Maria ha preparato e riservato per sè – e il gregge di Dio passerà attraverso l’ultima prova, in attesa che Dio susciti un Grande Prelato, di cui parlano le profezie, per ristabilire la sua Chiesa.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica ai punti 675-677, descrive bene tutto ciò che vediamo compiersi sotto i nostri occhi:
675 – Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra svelerà il « mistero di iniquità » sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell’Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l’uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne.
676 – Questa impostura anticristica si delinea già nel mondo ogniqualvolta si pretende di realizzare nella storia la speranza messianica che non può essere portata a compimento se non al di là di essa, attraverso il giudizio escatologico; anche sotto la sua forma mitigata, la Chiesa ha rigettato questa falsificazione del regno futuro sotto il nome di millenarismo, soprattutto sotto la forma politica di un messianismo secolarizzato « intrinsecamente perverso ».
677 – La Chiesa non entrerà nella gloria del Regno che attraverso quest’ultima pasqua, nella quale seguirà il suo Signore nella sua morte e risurrezione. Il Regno non si compirà dunque attraverso un trionfo storico della Chiesa secondo un progresso ascendente, ma attraverso una vittoria di Dio sullo scatenarsi ultimo del male che farà discendere dal cielo la sua Sposa. Il trionfo di Dio sulla rivolta del male prenderà la forma dell’ultimo giudizio dopo l’ultimo sommovimento cosmico di questo mondo che passa.
In mezzo a questo scenario apocalittico non dovremo perdere la speranza della fede e aggrapparci più che mai alle nostre uniche certezze. Le nostre uniche certezze sono le promesse di Gesù e di Maria. Gesù ci ha promesso che: – Non Praevalebunt! – le porte degli inferi non prevarranno! La Vergine Santa ci ha promesso: “Infine il Mio Cuore Immacolato trionferà!” Siano lodati e benedetti ora e sempre i Ss.mi nomi di Gesù e di Maria!
Grazie e che Dio la benedica!
Intervista di Samuel Colombo, imprenditore di origini italiane. Amministratore delegato della West Africa Corporation, società media con sede legale a Londra. Direttore del giornale online di approfondimento Rivelazione. Giornalista. Blogger. Autore del libro “Mai Arrendersi!”. Presidente e Fondatore della Solidarity, organizzazione volontaria di base in Sierra Leone impegnata con progetti a sostegno della vita. Artista emergente e musicista per passione, cantante e compositore.
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